PER MANTENERE E MIGLIORARE I RISULTATI RAGGIUNTI NEL 2011
L'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI"
C H I E D E ADESSO
ALL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' DE FRANCISCI
DI APRIRE TAVOLI DI CONSULTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO SUL PROMEMORIA INVIATO ALL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' IL 19.09.2011
PROMEMORIA PROGRAMMA Cagliari 19.09.2011Incontro Assessore Sanità De Francisci, Associazioni e CRT
PREMESSA
La nostra più che decennale azione di confronto, di proposta, di richiesta di partecipazione nei confronti delle istituzioni e delle ASL produce scarsi risultati perché non esiste ancora nella nostra regione una organica sede istituzionale dove possa avvenire in modo sistemico e non episodico il dibattito ed il confronto.
Tale strumento istituzionale esiste in molte regioni italiane e si fonda sui presuposti della partecipazione e della solidarietà previsti in particolare nel Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche apportate dal Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229 laddove si evidenzia che
7. È favorita la presenza e l'attività, all'interno delle strutture sanitarie, degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti.
A tal fine le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere stipulano con tali organismi, senza oneri a carico del Fondo sanitario regionale, accordi o protocolli che stabiliscano gli ambiti e le modalità della collaborazione, fermo restando il diritto alla riservatezza comunque garantito al cittadino e la non
interferenza nelle scelte professionali degli operatori sanitari;
le aziende e gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti concordano programmi comuni per favorire l'adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze dei cittadini.
I rapporti tra aziende ed organismi di volontariato che esplicano funzioni di servizio o di assistenza gratuita all'interno delle strutture sono regolati sulla base di quanto previsto dalla legge n. 266/91 e dalle leggi regionali attuative.
La sensazione e l’amarezza che abbiamo in ogni occasione è quella di intrusione nell’attività delle aziende che sottende una concezione del servizio sanitario ad uso e consumo degli operatori sanitari.
Occorrerebbe perciò creare strumenti idonei come i
Comitati Consultivi Misti
previsti dalla legislazione nazionale di riordino del servizio sanitario nazionale.( Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche apportate dal Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229.
Attualmente sono stati realizza in molte regioni italiane ed i particolare:
Emilia Romagna,
Le funzioni fondamentali dei Comitati Consultivi Misti stabilite al 2° comma, lettere a),b), c), d) della L. R. 19/94, così come modificata dalla L. R. n. 3/99, sono:
• assicurare i controlli di qualità dal lato della domanda, specie con riferimento ai percorsi di accesso ai servizi
• promuovere l’utilizzo di indicatori di qualità dei servizi dal lato dell’utente, definiti a livello regionale, sentiti gli organismi di partecipazione dell’utenza;
• sperimentare indicatori di qualità dei servizi dal lato dell’utente, definiti a livello aziendale, che tengano conto di specificità locali;
• utilizzare la sperimentazione sulle modalità di raccolta e analisi dei segnali di disservizio.
Analoghe normative esistono anche in Veneto e Toscana.
Programmi e Proposte
1. Riordino legislativo organico dei sussidi previsti per i trapiantati dopo i provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale nel 2011.
2. Potenziamento e nuova gestione Casa di accoglienza LIONS.La proposta già sollecitata agli assessori precedenti non ha trovato ancora esito favorevole.
In prima istanza si tratta di costituire un comitato per l’elaborazione del progetto e trovare le relative fonti di finanziamento regionali e private(es. Fondazioni Bancarie ecc.) che aumenti la logistica e diminuisca o annulli le spese per i malati che soggiornano.
Il comitato potrebbe essere composto dai rappresentanti della Regione, ASL 8 (propprietaria dell’immobile) , Brotzu, LIONS e le associazioni dei trapiantati come l’Associazione Sarda Trapianti che già opera all’interno con uno sportello di accoglienza sin dal 2004.
3. Progetto Fenice realizzato dalla Regione Toscana:Lo scopo è quello di inserire professionalmente i soggetti trapiantati in attività legate al telelavoro, in quanto tale metodologia è confacente alle necessità di soggetti che possono essere immuno depressi o hanno difficoltà a seguire normali orari di lavoro.
4. Arte per la Vita“Alessandro Ricchi” : rassegna di pittura per giovani studenti Accademie Belle Arti d’Italia.Come è noto (sin dal mese di Aprile u.s.) il progetto, unico nel suo genere, si rivolge ai giovani studenti delle Accademie di Belle Arti d’Italia, per promuovere la cultura della Donazione e Trapianto di organi.
Si vuole in questo modo catalizzare l’attenzione verso il valore della vita e della solidarietà e nel contempo valorizzare le giovani promesse dell’Arte Italiana.
La rassegna si protrarrà ad Iglesias per tutto il mese di ottobre 2012 e, dopo l’esposizione delle opere, è già in programma una mostra itinerante presso le città della Sardegna e del’Italia a partire dalla gemellata città di Pisa.Saranno coinvolti in particolare i circoli dei sardi con la sua Federazione nazionale (FASI).
Il progetto, in via di realizzazione,ha avuto un eco favorevole in diverse istituzioni pubbliche ed in enti e fondazioni private di livello nazionale ed internazionale. Oltre al patrocinio gratuito già ricevuto dall’Assessorato, sarebbe auspicabile un coinvolgimento di attenzione e di risorse della Presidenza e degli altri assessorati interessati.
5. IV CONVEGNO REGIONALE : PER LA RINASCITA DELLA VITALa necessità di trovare una occasione corale di dibattito e di confronto tra governo regionale,operatori sanitari e associazioni di volontariato è sempre stata negli anni passati, a partire dal 2001, una necessità vitale interrotta inspiegabilmente dopo il 2004, non certo per soli motivi finanziari perché buona parte degli stessi era stata reperita da privati.. La nostra associazione che insieme al CRT ha organizzato e realizzato i primi ed unici tre convegni si è trovata nella condizione di interrompere questa preziosa occasione per il mancato consenso delle autorità regionali e sanitarie. Da alcuni anni riproponiano l’iniziativa senza esito : ci auguriamo che la sensibilità dimostrata dal nuovo Assessore in altri importanti iniziative legislative sull’argomento della donazione e dei trapianti riesca a trovare la possibilità di rinnovare questo tipo di iniziativa aprendola al coinvolgimento anche di altre regioni che si affaciano sul mediterrraneo e sono vicine alle nuove esigenze del Nord Africa.Alleghiamo una bozza di lavoro per una eventuale convergenza delle altre associazioni,degli operatori sanitari e dello stesso assessorato.
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti