ARTE PER LA VITA

ARTE PER LA VITA
RASSEGNA DI PITTURA E MOSTRA ITINERANTE PER GIOVANI STUDENTI ACCADEMIE BELLE ARTI ITALIANE

mercoledì 29 febbraio 2012


GIORNATA REGIONALE DEL DONATORE

Le Associazioni di Volontariato
della Sardegna
Promuovono la Giornata Regionale del Donatore per fare memoria di tutti coloro che ci hanno lasciato ed hanno Donato gli organi, permettendo a tanti trapiantati di continuare a vivere.

Con questa Giornata Regionale del Donatore vogliamo anche ringraziare tutti i parenti dei Donatori che hanno , preso questa decisione responsabile nel triste e tragico momento   della perdita di un congiunto.
Come abbiamo fatto il 24 u.s. il nostro pensiero ed il nostro ringraziamento va anche a tutti gli Operatori Sanitari defunti ed a tutti quelli impegnati nell'adempimento del loro dovere assicurando il prelievo degli organi ed il Trapianto in tutti gli ospedali sardi.
Sono invitati
i Parenti dei Donatori

lunedì 27 febbraio 2012


S.Messa in suffragio dei defunti donatori di organi e di tutti gli operatori sanitari 


TUTTI INSIEME ABBIAMO RINGRAZIATO E PREGATO


"PER NON DIMENTICARE Alessandro Ricchi" 



    PER NON DIMENTICARE "Alessandro Ricchi" TUTTI INSIEME RINGRAZIAMO

  offerta alla Parrocchia la "via crucis"


realizzata dall’artista iglesiente


Stefano Cherchi




Album: I tuoi amici e gli amici delle persone taggate ·  ·  · Tagga amici

    • Giampiero Maccioni Con l'artista Stefano Cherchi il Vescovo Mons.Giovanni Paolo Zedda, il Parroco Don Antonio Rubiu, il Vice Sindaco di Iglesias Maurizio Cerniglia ed il Presidente dell'Associazione Sarda Trapianti Giampiero Maccioni.

sabato 25 febbraio 2012

REGIONE SARDEGNA : TAVOLI DI CONSULTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

PER MANTENERE E MIGLIORARE I RISULTATI RAGGIUNTI NEL 2011 


L'ASSOCIAZIONE SARDA TRAPIANTI "ALESSANDRO RICCHI"
C H I E D E ADESSO
ALL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' DE FRANCISCI

DI APRIRE TAVOLI DI CONSULTAZIONE E PROPOSTE OPERATIVE CON LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO CHE OPERANO NEL SETTORE DELLA DONAZIONE E TRAPIANTO SUL PROMEMORIA INVIATO ALL'ASSESSORE REGIONALE ALLA SANITA' IL 19.09.2011


PROMEMORIA PROGRAMMA Cagliari 19.09.2011
Incontro Assessore Sanità De Francisci, Associazioni e CRT

PREMESSA
La nostra più che decennale azione di confronto, di proposta, di richiesta di partecipazione nei confronti delle istituzioni e delle ASL produce scarsi risultati perché non esiste ancora nella nostra regione una organica sede istituzionale dove possa avvenire in modo sistemico e non episodico il dibattito ed il confronto.
Tale strumento istituzionale esiste in molte regioni italiane e si fonda sui presuposti della partecipazione e della solidarietà previsti in particolare nel Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche apportate dal Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229 laddove si evidenzia che
7. È favorita la presenza e l'attività, all'interno delle strutture sanitarie, degli organismi di volontariato e di tutela dei diritti.

A tal fine le unità sanitarie locali e le aziende ospedaliere stipulano con tali organismi, senza oneri a carico del Fondo sanitario regionale, accordi o protocolli che stabiliscano gli ambiti e le modalità della collaborazione, fermo restando il diritto alla riservatezza comunque garantito al cittadino e la non
interferenza nelle scelte professionali degli operatori sanitari;
le aziende e gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti concordano programmi comuni per favorire l'adeguamento delle strutture e delle prestazioni sanitarie alle esigenze dei cittadini.

I rapporti tra aziende ed organismi di volontariato che esplicano funzioni di servizio o di assistenza gratuita all'interno delle strutture sono regolati sulla base di quanto previsto dalla legge n. 266/91 e dalle leggi regionali attuative.
La sensazione e l’amarezza che abbiamo in ogni occasione è quella di intrusione nell’attività delle aziende che sottende una concezione del servizio sanitario ad uso e consumo degli operatori sanitari.
Occorrerebbe perciò creare strumenti idonei come i

Comitati Consultivi Misti
previsti dalla legislazione nazionale di riordino del servizio sanitario nazionale.( Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modifiche apportate dal Decreto Legislativo 19 giugno 1999, n. 229.
Attualmente sono stati realizza in molte regioni italiane ed i particolare:
Emilia Romagna,
Le funzioni fondamentali dei Comitati Consultivi Misti stabilite al 2° comma, lettere a),b), c), d) della L. R. 19/94, così come modificata dalla L. R. n. 3/99, sono:
• assicurare i controlli di qualità dal lato della domanda, specie con riferimento ai percorsi di accesso ai servizi
• promuovere l’utilizzo di indicatori di qualità dei servizi dal lato dell’utente, definiti a livello regionale, sentiti gli organismi di partecipazione dell’utenza;
• sperimentare indicatori di qualità dei servizi dal lato dell’utente, definiti a livello aziendale, che tengano conto di specificità locali;
• utilizzare la sperimentazione sulle modalità di raccolta e analisi dei segnali di disservizio.
Analoghe normative esistono anche in Veneto e Toscana.



Programmi e Proposte

1. Riordino legislativo organico dei sussidi previsti per i trapiantati dopo i provvedimenti adottati dalla Giunta Regionale nel 2011.
2. Potenziamento e nuova gestione Casa di accoglienza LIONS.
La proposta già sollecitata agli assessori precedenti non ha trovato ancora esito favorevole.
In prima istanza si tratta di costituire un comitato per l’elaborazione del progetto e trovare le relative fonti di finanziamento regionali e private(es. Fondazioni Bancarie ecc.) che aumenti la logistica e diminuisca o annulli le spese per i malati che soggiornano.
Il comitato potrebbe essere composto dai rappresentanti della Regione, ASL 8 (propprietaria dell’immobile) , Brotzu, LIONS e le associazioni dei trapiantati come l’Associazione Sarda Trapianti che già opera all’interno con uno sportello di accoglienza sin dal 2004.
3. Progetto Fenice realizzato dalla Regione Toscana:
Lo scopo è quello di inserire professionalmente i soggetti trapiantati in attività legate al telelavoro, in quanto tale metodologia è confacente alle necessità di soggetti che possono essere immuno depressi o hanno difficoltà a seguire normali orari di lavoro.
4. Arte per la Vita“Alessandro Ricchi” : rassegna di pittura per giovani studenti Accademie Belle Arti d’Italia.
Come è noto (sin dal mese di Aprile u.s.) il progetto, unico nel suo genere, si rivolge ai giovani studenti delle Accademie di Belle Arti d’Italia, per promuovere la cultura della Donazione e Trapianto di organi.
Si vuole in questo modo catalizzare l’attenzione verso il valore della vita e della solidarietà e nel contempo valorizzare le giovani promesse dell’Arte Italiana.
La rassegna si protrarrà ad Iglesias per tutto il mese di ottobre 2012 e, dopo l’esposizione delle opere, è già in programma una mostra itinerante presso le città della Sardegna e del’Italia a partire dalla gemellata città di Pisa.Saranno coinvolti in particolare i circoli dei sardi con la sua Federazione nazionale (FASI).
Il progetto, in via di realizzazione,ha avuto un eco favorevole in diverse istituzioni pubbliche ed in enti e fondazioni private di livello nazionale ed internazionale. Oltre al patrocinio gratuito già ricevuto dall’Assessorato, sarebbe auspicabile un coinvolgimento di attenzione e di risorse della Presidenza e degli altri assessorati interessati.
5. IV CONVEGNO REGIONALE : PER LA RINASCITA DELLA VITA
La necessità di trovare una occasione corale di dibattito e di confronto tra governo regionale,operatori sanitari e associazioni di volontariato è sempre stata negli anni passati, a partire dal 2001, una necessità vitale interrotta inspiegabilmente dopo il 2004, non certo per soli motivi finanziari perché buona parte degli stessi era stata reperita da privati.. La nostra associazione che insieme al CRT ha organizzato e realizzato i primi ed unici tre convegni si è trovata nella condizione di interrompere questa preziosa occasione per il mancato consenso delle autorità regionali e sanitarie. Da alcuni anni riproponiano l’iniziativa senza esito : ci auguriamo che la sensibilità dimostrata dal nuovo Assessore in altri importanti iniziative legislative sull’argomento della donazione e dei trapianti riesca a trovare la possibilità di rinnovare questo tipo di iniziativa aprendola al coinvolgimento anche di altre regioni che si affaciano sul mediterrraneo e sono vicine alle nuove esigenze del Nord Africa.Alleghiamo una bozza di lavoro per una eventuale convergenza delle altre associazioni,degli operatori sanitari e dello stesso assessorato.
Giampiero Maccioni
Presidente Associazione Sarda Trapianti

venerdì 24 febbraio 2012

Una preghiera per i donatori defunti

UNIONE SARDA Edizione di giovedì 23 febbraio 2012 - Sulcis Iglesiente Iglesias 
Una preghiera per i donatori defunti 

In preghiera per i donatori defunti e gli operatori sanitari che hanno offerto il loro servizio per la rinascita della vita. Domani, alle 17, in occasione dell'ottavo anniversario della morte del cardiochirurgo Alessandro Ricchi e della sua équipe, l'Associazione sarda trapianti e il Comune di Iglesias organizzano la messa nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe artigiano (rione Campo Romano). La celebrazione sarà presieduta dal vescovo Zedda e. per l'occasione, sarà offerta alla parrocchia la “Via Crucis” realizzata da Stefano Cherchi. (c. s.)

mercoledì 22 febbraio 2012


Siete tutti invitati ad Iglesias e a diffondere questo annuncio

TUTTI INSIEME RINGRAZIAMO E PREGHIAMO
"PER NON DIMENTICARE Alessandro Ricchi" 
Proponiamo ricordi e testimonianze tratte dall'articolo del giornalista Matteo Bordiga del 2007:

«Ancora non ce ne siamo resi conto. Se pensassimo che si è trattato di un fatto realmente accaduto, non potremmo sopportare il peso di questa tragedia. Loro erano la nostra seconda famiglia». Mariangela Cara esprime i suoi sentimenti con un sorprendente, larghissimo sorriso, sospeso fra la persistente incredulità e una raggiunta serenità spirituale. Sembra proprio che, per lei, Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna non siano mai morti. Che quel Cessna in volo da Roma a Cagliari, il 24 febbraio del 2004, non si sia mai schiantato sui monti di Burcei, uccidendo tre membri di un'èquipe di cardiochirurgia dell'ospedale Brotzu e i piloti Helmut Zurner, Thomas Giacomuzzi e Daniele Giacobbe.

«Quei medici li conoscevo tutti», ricorda la donna, «perché mio marito era stato il primo paziente, nel 1991, ad affrontare un trapianto di cuore per mano del dottor Ricchi, poi diventato responsabile del reparto di cardiochirurgia. Erano persone splendide, indimenticabili. Hanno assistito moralmente me e mio marito in tutte le fasi del trapianto, e con loro avevamo costruito un rapporto meraviglioso».  
Don Sergio Pintus, durante la messa, aveva definito i sei uomini a bordo del Cessna come «degli eroi e dei martiri, che hanno dimostrato grande spirito di sacrificio e amore per la vita. Non c'è amore più grande, infatti, di quello donato da colui che ha dato la sua vita per salvare i propri fratelli». Ricordando l'umanità di Alessandro Ricchi e dei suoi assistenti, il sacerdote ha poi sottolineato l'importanza «del rapporto positivo che si deve instaurare fra medico e paziente. Seguendo l'esempio delle persone che qui oggi noi commemoriamo, i medici devono prendersi cura non solo del malato, ma anche e soprattutto dell'uomo».
Il presidente della Sarda Trapianti rispolvera un vecchio episodio per descrivere i modi e sottolineare la dolcezza di Alessandro Ricchi: «Dopo che subii l'operazione, lo vidi entrare nella mia stanza. Debole e dolorante, mi alzai dal lettino, immaginando che dovesse visitarmi. Lui invece, facendomi un gesto con la mano, mi invitò a stare seduto e, sorridendo, mi disse: “Non sono venuto a visitarla, volevo soltanto chiederle come stava”. Questo era il dottor Ricchi: uno che ti dedicava il suo tempo, un medico che si prendeva realmente cura del paziente. Rispettando appieno i dettami e i principi del giuramento di Ippocrate».

Fra l'altro, due anni dopo il trapianto di cuore, Giampiero Maccioni fu chiamato dallo stesso cardiochirurgo «in una stanzetta al settimo piano del Brotzu: lui, assieme ad altri medici, chiese a me e ad altri trapiantati di sensibilizzare la gente sul tema dei trapianti di organi, perché c'era poca disponibilità e poca attenzione da parte dei sardi. Così, nel 1998 nacque l'associazione di cui sono presidente» 
                                                                   
Iglesias Venerdì 24 Febbraio ore 17.00


alcune icone delle stazioni della "via crucis"
dell'artista iglesiente 
Stefano Cherchi
Iglesias Venerdì 24 Febbraio ore 17.00
Nuova Chiesa Parrocchiale S.Giuseppe Artigiano
(Rione Campo Romano)
In occasione dell’ottavo anniversario della morte 
del cardiochirurgo Alessandro Ricchi e la sua equipe, 

verrà celebrata la S.Messa in suffragio dei defunti donatori di organi 
e di tutti gli operatori sanitari 
che hanno offerto il loro servizio per la rinascita della vita con un trapianto.


La celebrazione liturgica sarà presieduta dal
Vescovo di Iglesias
Mons.Giovanni Paolo Zedda

Nella stessa occasione verrà offerta alla Parrocchia la via crucis
realizzata dall’artista iglesiente
Stefano Cherchi.

Saranno presenti le autorità locali e regionali e gli operatori sanitari del settore della
donazione e trapianto di organi.
Sono invitate tutte le associazioni di volontariato dei trapiantati e dei donatori.

mercoledì 15 febbraio 2012

il sistema nazionale trapianti ha urgente bisogno di una riorganizzazione


Condivido l'analisi del Sen. Marino laddove si dice che:

1) il sistema nazionale trapianti ha urgente bisogno di una riorganizzazione
2) il Cnt non solo dovrebbe emanare le regole, ma dovrebbe anche applicarle. Se ne occuperà anche la Commissione parlamentare d’inchiesta sul Ssn di cui sono presidente.

Esempio - Roma: risultano in attività cinque centri per il trapianto del fegato ma nessuno arriva a 25 interventi all’anno. Sa che vuol dire? Che il Ssn spende per tenere in funzione h24 cinque team chirurgici, cinque team di anestesia, cinque team di anatomia patologica e via di seguito. Invece ne basterebbero molti di meno: nella Capitale cinque centri eseguono in un anno poco meno di un centinaio di interventi, a Torino una sola struttura ne fa 137.